"La violenza plastica di Leonardo gli fa travolgere la materia in un corpo a corpo frenetico che non sempre lo vede vincere; ma non indulge al piacevole e non cade mai nel banale. E dove raggiunge un risultato è sempre incisivo e personale e non può essere ignorato". (Elena Molè, da QUADERNI DI NOVORGANISMO ARTE CONTEMPORANEA Catania 19 Giugno 1995 Collettiva)
"Le sculture di Leonardo insistono su un gioco di tensioni non risolte verso l'esterno, ma imprigionate dentro la materia. Materia duttile e plasmabile, ma che conserva la sua energia vitale; le opere inducono a soffermarci non soltanto sullo scontro di forze plastiche evidenti e chiare, ma sollecitano riflessioni, emozioni su quanto non dichiarano apertamente e che è racchiuso nel loro interno". (Stefania Santinelli)
"II ricorso a materiali eterocliti costituisce la caratteristica della ricerca artistica di Alimandi. Gli oggetti, recuperati dalla realtà quotidiana e sottratti al loro fine abituale, vengono aggregati con geometrie di semplicità duchampiana. Alimandi compone con essi i frammenti di una realta vissuta ordinati con una nuova funzione socratica: aforismi di un viaggio nell'inconscio. La gomma della bicicletta ed il suo pneumatico diventano cosi amplificatori di suoni interiori". (Vincenzo Minutella, mostra permanente al Museo di Praia a Mare, CS)
"Il motore segreto dell'arte per Leonardo Alimandi è una forza piena e rotonda. Una forza che puo essere indifferentemente plastica o concettuale, ma sempre consente alle cose di darsi come tali anche nel confronto con tutto ciò che le riconduce a sistema. Alimandi non fa questione di equilibri o di masse, di simboli o di metafore. ma sempre di entità oggettive che stanno per sé e stanno in un insieme, in ogni caso senza perdite e diminuzioni di senso. Un mattone forato attraversato da uno spago e appeso a un chiodo non e l'equivalente di nulla ma è pur sempre un'idea. Un'idea semplice fatta di parti semplici. Così una lastra di materia umida sezionata come per esperimento può accogliere in sè un evento elementare (attrazione, fecondazione. germinazione. espulsione) senza macchia di mimesi, senza piegarsi ad alcuna forma prescritta. Il modo di procedere, in altre parole, dovra essere tutte le volte lo stesso: un soppesare e poi librare nello spazio della comunicazione solo ciò che la mente e gli occhi hanno subito afferrato quale unità a sé stante. ma anche e soprattutto un agire contro il principio di gravitazione universale. un evitare che le spinte si confondano e l'energia perda carattere. Solo in questo senso la materia diviene nuovamente importante, cioe come garante dell'autonomia vera degli elementi in gioco, del loro aver titolo a suscitare conferme piuttosto che semplici risposte. Sara allora non tanto una materia vissuta quanto una materia riconosciuta. saggiata non più in se stessa, ma finalmente nel suo significare palese e quasi sfacciato. Il che è poi come dire che nel lavoro di Alimandi il simbolo continua a star fuori della porta ma la sua ragion d'essere è viva e ben presente a se stessa". (Paolo Balmas, da: "Caccia in Velocità" Centro Culturale - SPAZIO ARTE - Perugia dal 6 al 20 Marzo 1993 Collettiva)
"Al centro espositivo della Rocca Paolina si è tenuta una mostra intitolata: Tricromie, a cui hanno partecipato: Francesca Monaco di Lapio, Maria Mulas e Osmida. Il testo in catalogo e di Bruno Cora. La galleria Il Sole invece, propone, - come suggerisce il titolo Un omaggio a Mino Maccari, dove saranno esposte opere eseguite dall'artista dal '55 in poi. Mentre alla galleria SpazioArte si è tenuta una collettiva di giovani artisti intitolata: Caccia in velocità, dove sono siate presentate pitture e sculture di Leonardo Alimandi, Gianfranco Groccia, Diego Mazzoni. Vladimiro Migiani, Salvatore Pepe, Filippo Rejszter; i testi in catalogo sono di Paolo Balmas. L'associazione culturale di via Alfani 4/C, a sua volta, ha ospitato una mostra intitolata: Il carroarmato e la luce: elogio della follia, dove sono state esposte le variegate esperienze pittorico espressive delle appartenenti al Gruppo di Lavoro Zurli (ex ospedale psichiatrico di Perugia)". (Paolo Nardon, Astrazione di maternità - Flash Art, la prima rivista d'arte in Europa - Anno XXVI - n°174 aprile 1993 - "Al Centro Culturale Spazioarte, fino al 20 marzo, opere di Leonardo Alimandi, Gianfranco Groccia, Diego Mazzoni, Vladimiro Migiani, Salvatore Pepe, Filippo Rejszter" - NOTIZIE DA PERUGIA N. 122 - Marzo 1993 - Attualità Internazionale d'arte contemporanea - Perugia)
"Arte come rivelazione - Frammenti proteiformi percorrono in velocità mieliniche vie, combinandosi tra di loro in accostamenti inattesi e suggestivi che si cristallizzano in ribonucleiche immagini. Un lampo di luce abbagliante: Mnemosine, dea della memoria, figlia di Gea (terra) e Urano (cielo) ; Dea dal multiforme aspetto. Prende forma la memoria. Nascono sensazioni ed immagini dal caos dei sogni. Si solidificano e materializzano le visioni: ombre sullo schermo dell'immaginazione che corrono fugaci a ridestare idee vaste ed infinite. Ha origine l'arte: complessa mappa di pensieri e percorsi che conduce nella profondità dell'incoscio. "Suprema poesia" di un atto divino (Accardo Palumbo). "Crogiolo Alchemico" in cui realtà ed immagine diventano proiezioni del sentire e desiderose dell'agire umano (Lo Russo). "Forma essenziale" della mente umana che strappa brandelli di luce colorata e li trattiene dove il caso conduce a peregrinare (Chiarenza). "Catena genetica" di natura infranta (Gallo). "Agglutinazione" di materiali organici, di Beuysiana memoria (Alimandi). "Musica" dai segreti e matematici accordi (Colusso). Ecco l'evento creativo: Desidero di infrangere schemi convenzionali e ricercare diverso colloquio con la realtà. Un "appello" all'uomo a fermarsi, ad intessere un dialogo con la natura prima che ritorna l'oscurità della memoria" (Vincenzo Minutella, MNEMOSINE)
"Un artista versatile, mutevole, inquieto ed interessante. Opere piene di tensione e di energia. Una presentazione chiara ed efficace fatta con stile. Complimenti!". (Dr. Claudio Giorgini, da Germany - messaggio scritto il 18 Settembre 1999, 15:43)
|