Due sono le tendenze che si riscontrano nella pittura di Nevio Leoni. In un primo momento si nota la sua ricerca della vita e del bel respiro di paese, un paese vissuto in figure di bar o in figure semiaddormentate. Ma anche un paese di noia, muri in calce, vuoto per le strade, assenza di finestre, tetti che coprono, con allegri colori, vite segrete, avventure nascoste e tanta banalità di tutti i giorni. Una menzione alle scogliere su cui si affacciano tali paesi, scogliere dipinte in movimento come si vedono dalla nave, brulle muraglie aperte su voragini che piombano cadendo con mille pieghe. La seconda tendenza riporta il movimento delle figure, movimento the nasce dallo studio delle posizioni del corpo nel ritmo ginnico. Si nota una grande flessibilità delle donne e degli uomini, che ricorda la capacità di contemplazione orientale attraverso il corpo in un misto tra misticismo ed erotismo. Senza amore le donne, per mancanza di passione, che incuriosisce e attira, o forse si dovrebbe parlare di un dopo l' amore, un après I'amour, un po' introverso, che lascia spazio all'immaginazione. Si tenta di dare anche ai vecchi questa vita dove cova il fuoco per ravvivare la loro cenere. C'è un senso di amicizia nuova e antica anche tra i maschi, amicizia che nei visi si ritrova diversa perché sono diversi i caratteri; così i visi e i corpi asciutti e persi dentro vestiti eleganti, ma stracci morbidi gettati dal pittore su giovani e vecchi. La dimensione uomo si rivela nei quadri attraverso i tagli da modelli e le nozioni anatomiche del pittore, ossa e muscoli al loro posto a diversi per ciascuno. Gli stessi tagli quasi fotografici per gli scorci di paese. Le figure però predominano: ancora le donne dove il corpo pieghevole non regala alle curve naturali altro the l'eleganza dell'educazione a vivere e a posare. Uomini a donne stanchi che dormono o forse pensano sognando come fosse impossibile diventare volgari o terrestri, tanto la pittura si astrae negli smilzi personaggi di Nevio Leoni. (prof. Luige Boni)
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