L'artista è per lo più figurativa e seleziona con cura le sue tematiche: in una realtà piena di contrasti, indirizza il proprio interesse verso la bellezza e l'armonia poichè "esse soltanto possono riscattare l'individuo dal brutto, dal cattivo, anche dal quotidiano". La bellezza che è tuttavia soggetta alle intemperie del tempo e della vita, va fermata e sublimata in una dimensione atemporale. Appassionata studiosa di Tamara De Lempicka, Nibiro la indica come suo "straordinario, inimitabile maestro". (Giuseppe Paterniti)
Vi è una sorta di magia, un senso del mistero in ogni cosa che ci circonda, in ogni espressione della vita e della natura, che in certi attimi ci incanta e ci conduce attraverso strade di totale bellezza e armonia. Nella pittura di Nibiro è questo il senso della ricerca. Ricerca che non può avvenire con la superficialità né con l'approssimazione, ma con un lavoro durissimo e continuo di perfezionamento della tecnica, di specializzazione nell'uso delle linee e dei colori, un lavoro che non finisce mai ed è l'esatto contrario dell'attimo fuggente e magnifico che l'artista vuole cogliere. E allora non macchie di colore buttate a caso, non forme approssimative per fingere emozioni artefatte, non soggetti ripetuti all'infinito oltre la monotonia, ma la costruzione voluta e faticosa della composizione, equilibrata nel suo statico dinamismo: la sensualità di un viso o di un corpo, il fascino nascosto che esiste in ogni cosa vengono quasi carpiti dalle dimensioni di tempo e di spazio per essere imprigionati sulla tela. (Graziano Della Rosa)
|